Sabato 19 marzo 2001, alla stazione di Bellinzona, si vede diversa gente con camicia e foulard giallo: sono gli esplo della Sezione scout di Bellinzona, che si preparano a partire per un’uscita di due giorni a Torre, in Val di Blenio. Nonostante la buon'ora ci sono poche facce assonnate: tutti non vedono l’ora di trascorrere i due giorni, che si preannunciano avventurosi e pieni di giochi.
Dopo il viaggio in treno e in bus, arriviamo a Torre. Depositiamo i bagagli al rifugio della PCi e organizziamo i sacchi per il pranzo. Noi esplo partiamo a piedi con destinazione il Polisport di Olivone.
Giunti alla meta sentiamo una musica orientale. Speriamo che sia il prolungamento del carnevale. Ma non è così! Ci accorgiamo che c’è un matrimonio arabo e che la musica viene da lì. Durante tutto il pranzo, abbiamo assicurato un accompagnamento musicale speciale…
Finito di mangiare e giocato al tiro alla fune, ci rincamminiamo verso Torre.
Dopo una rinvigorente merenda, finalmente iniziano le grandi avventure. Esplo e lupi si riuniscono in un grande cerchio. I capi chiedono quindi di formare un uovo. Mentre lo stiamo facendo, arriva un tizio agitatissimo. Si presenta dicendo di essere il sindaco e che necessita di aiuto. Da buoni scout lo ascoltiamo e veniamo a sapere che sua figlia è stata rapita. Partiamo a gruppi alla ricerca di indizi per ritrovarla. Siamo muniti di cartina in cui sono segnati i posti dove sono nascosti. Girovaghiamo per Dangio e Torre: con tutti gli indizi in mano ritorniamo al rifugio PCi, pronti per trarre le prime conclusioni.
Dobbiamo però aspettare fino a dopo cena per esporre le nostre idee. Prima del dessert riusciamo a capire dove portano gli indizi: c’entrano le uova, inoltre la principessa (la figlia del sindaco) è stata rapita da un drago a cui erano sparite le uova. Nel frattempo entrano le cuoche con le torte. Capiamo allora perché il tema dell’uscita è "La grande frittata": sulle torte ci sono le uova giganti appartenenti al drago. A bocca aperta, senza parole e senza idee, rimandiamo tutte le decisioni al bivacco, dove arrivano dei cacciatori di draghi russi che ci spiegano che quella è la notte del plenigeo: la notte in cui la luna è più vicina e i draghi sono molto nervosi. Ci tocca poi spiegare loro che cosa è successo alle uova. I cacciatori fanno una faccia che nessuno potrà dimenticare. Per fortuna arriva la cuoca con i gusci delle uova. Ci balena allora una grande idea: ricostruiamo le uova. Con un problema in meno da risolvere, andiamo a letto.
La mattina dopo, la diana è molto rumorosa. Per il baccano tremendo fatto da Yuk (il nostro capo reparto), ci sembra di avere le campane in camera.
Dopo colazione finiamo di decifrare gli indizi, scoprendo che per avere la principessa dobbiamo dare in cambio le uova. I cacciatori russi ci spiegano che il drago è andato al vicino Nara e indicano che dobbiamo preparare una pozione magica con diversi alimenti, visto che il drago ha messo un incantesimo sulla sua tana.
Partiamo a gruppi, questa volta in lotta fra loro, alla caccia degli alimenti. La conquista della ricetta avviene attraverso il gioco della bandiera; la traduciamo, la cuciniamo e ne beviamo il risultato. Portiamo infine le uova al drago; la principessa è già fuggita.
Finita la nostra missione fantastica, pranziamo, puliamo, facciamo un ultimo gioco e partiamo verso la fermata del bus per Biasca. Giungiamo in treno a Bellinzona e qui si conclude la nostra uscita. Siamo stanchi, ma ci siamo divertiti!